Presentazione dossier sulle nuove destre nell’ecologismo – Lecce

Titolo: Presentazione dossier sulle nuove destre nell’ecologismo
Luogo: Villa Matta Occupata – Lecce
Inizio: dalle ore 17, a seguire apericena senza sfruttamenti.
Data: 21 febbraio 2016

Ringraziamo I fumetti di Be Folko per la realizzazione della locandina.

Evento FB

Ricordiamo che sabato 20 siamo a Bari

antispefa

 

Negli stessi giorni si terrà a Lecce-⁠Brindisi una tre giorni contro le frontiere (18, 19 e 20 febbraio 2016) e, per chi è interessato, invitiamo a venire a Bari, dopo il presidio al CIE di Restinco.

receivedGiovedì 18 febbraio, ore 18.00, Villa Matta Occupata, Lecce:
Militarizzazione del territorio e controllo sociale.
A partire dai fatti di Parigi, una riflessione sull’uso statale dell’emergenza e della paura per giustificare le guerre sul fronte esterno e la guerra ai “nemici interni”. E dei possibili modi di opporsi, anche sull’esempio di alcune lotte concrete.
A seguire aperitivo.

Venerdì 19 febbraio, ore 18.00, Villa Matta Occupata, Lecce:
Reclusi se considerati clandestini, gestiti e controllati dallo Stato se riconosciuti profughi, comunque sfruttati nei campi o nei cantieri. Riflessioni sui modi e sui luoghi della differenziazione, dell’esclusione e dello sfruttamento.
A seguire aperitivo.

Sabato 20 febbraio, ore 15.00, Cie di Brindisi-⁠Restinco:
Presidio in solidarietà ai reclusi, per la libertà di tutti e tutte.
All’isolamento strutturale del Cie, ubicato lontano dal centro abitato, Questura e Giudici vorrebbero imporre l’allontanamento dei solidali a suon di fermi, fogli di via, arresti e obblighi di dimora. Se l’isolamento è funzionale alla gestione pacificata di ogni struttura di segregazione, infrangerlo è un passo fra i tanti per inceppare la macchina dell’esclusione.
Dalle 22.00, Villa Matta Occupata, Lecce:
Concerto: Cospirazione (Milano punk-⁠hardcore)

Chi si ferma a dormire, porti il sacco a pelo.

In-fondo-agli-occhi-low

L’esoterismo nazista di Exile e Sadie, ex prigionieri ELF/Green Scare

exileAbbiamo tradotto l’articolo delle compagne e dei compagni di New York per portare un’esperienza vissuta da chi sta incorrendo nei nostri stessi problemi e che può darci degli elementi in più per riflettere sulle infiltrazioni dell’estrema destra. Per molti non sarà una novità leggere la notizia di Exile e Sadie fascist* e attivist* ELF, ma vogliamo darle eco perché pensiamo possa essere un episodio di cui tener conto, perché ci ribadisce quanto l’anarco-nazionalismo si stia diffondendo, seppur ancora più radicato e presente negli States che da noi, e come là cercano di affrontarlo; inoltre perché non abbiamo trovato una traduzione italiana e perché la tematica non può che interessarci.
Queste correnti identitariste in Italia sono ancora di portata limitata (vedi scheda su Anarco-nazionalismo), ma non per questo si devono sottovalutare, anzi. La conoscenza di tali fenomeni e come affrontarli diventa necessario per evitare le sempre più numerose infiltrazioni di questi gruppi all’interno dei movimenti di liberazione animale e della terra. Fermarsi su esperienze simili e già accadute diventa imprescindibile.
Attualmente, ci dicono che Exile non faccia riferimento ad un gruppo di attivismo particolare, ma si sia dato alla scena musicale, attorniato da persone che gli han permesso di diventare come un leader di una setta. 

L’EX PRIGIONIERO ELF/GREEN SCARE EXILE, ORA FASCISTA

Agosto 2014
fonte NYC ANTIFA

E’ stato un segreto di Pulcinella per mesi che Nathan Block (meglio conosciuto come Exile), un ex prigioniero dei Green Scare che trascorse numerosi anni in carcere per diverse azioni Earth Liberation Front (ELF), è diventato fascista. Ciò si è saputo non solo attraverso numerosi account personali da Olympia, ma da copiosi messaggi sul suo Tumblr Loyalty Is Mightier Than Fire (Exile ha confermato a degli antifascisti locali che il blog è il suo).

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Solidarietà per gli arresti dei NoExpo

liberati_daexpoAll’alba del 12 novembre 2015, tra Milano e la Grecia, è scattata la repressione contro alcune esistenze precarie, ma capaci di critiche, attraverso perquisizioni, denunce a piede libero e arresti per il corteo NoExpo del 1 maggio milanese.

I gravi capi di imputazione mossi contro i 10 colpiti, vogliono tarpare e rinchiudere chi si oppone alle strumentalizzazioni, alle falsità di questa società che si vuole appropriare di tutto e di tutti/e, di chi vede chiaro nelle relazioni di potere mondiale che tutelano le lobby già responsabili di fame, sofferenza, sfruttamento e che propinano mortifere quanto artificiali strategie del futuro.

Questo tentativo di inibire il dissenso ha colpito dopo la chiusura dell’evento EXPO per evitare ogni intoppo di sorta nelle ultime settimane di totale auto-⁠celebrazione, permessa dalla corta memoria generale.
Non dimentichiamo le reali devastazioni del territorio.
Non dimentichiamo le mistificazioni e ipocrisie che la kermesse ci ha regalato.
Non dimentichiamo la sfilata delle decine di dittatori ospitati con feste e regalìe spropositate.
Ricordiamo Klodian che ha trovato la morte all’interno di uno dei tanti cantieri per la costruizione di quello che si vuol far passare come modello di civiltà; una civiltà costruita sullo sfruttamento totale del vivente e che si è palesato anche attraverso i licenziamenti senza alcun motivo di oltre 700 persone e sulla precettazione del diritto di sciopero.
Una civiltà che con la complicità di un corollario di associazioni/enti della cosiddetta società civile, nasconde le trame e gli affari delle multinazionali che saccheggiano e affamano il pianeta.
I nefasti accordi di quei giorni sono ora più che mai sotto i nostri occhi, nel nostro piatto e sul nostro corpo, come i prossimi accordi di commercio internazionale (TTIP).

Nessun compromesso con i reali saccheggiatori di esistenze, tempo, relazioni e valori.
Solidarietà agli arrestati e indagati/e per la manifestazione del 1 maggio!

Expo ha chiuso i tornelli, ma la rabbia non si arresta!
Contro un mondo tecnocratico ci troverete ai nostri posti!
Per una liberazione animale, umana e della Terra LIBERIAMOCI DAL MODELLO EXPO qui e ovunque!

Liberati da Expo

Annuncio di affiliazione tra Antifascist Network e Hunt Saboteurs Association

HSA

Il comunicato tradotto sotto è stato diffuso lo scorso anno dai due gruppi inglesi e in poche righe ci porta ad evidenziare due importanti elementi che convidiamo pienamente: la connessione tra antispecismo, antisessismo e antirazzismo e l’opposizione diretta alla caccia e al razzismo. Lasciamo alle loro chiare parole le identità tra questi aspetti. Leggi tutto “Annuncio di affiliazione tra Antifascist Network e Hunt Saboteurs Association”

Comunicato del sostegno portato alle comunità Mapuche del Pilmaiken

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Dopo le iniziative realizzate al CSA Baraonda in sostegno della lotta del popolo Mapuche, sentiamo il bisogno e il dovere, con grande soddisfazione, di condividere con chi ci ha sostenuto, con un forte spirito internazionalista e sensibile a questa lotta legittima, portata avanti con forza, determinazione e dignità dei nostri compagni Mapuche quanto segue:

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Conoscerli per isolarli: il PAE – Partito Animalista Europeo

PAEParliamo del PAE perché si insinua in quel crescente cono d’ombra, in cui il qualunquismo politico sta risultando sempre più pericoloso e che dà eco alla destra e alle sue manovre sempre meno mascherate. Pur non dichiarandosi di destra, anzi, specificando di essere post-ideologico (forse il termine rossobrunismo è stato ritenuto troppo esplicito), utilizza metodi e linguaggi tipici di un certo agire politico, che lo fanno ritrovare in piazza con gruppi che non hanno nessun problema a dichiararsi fascisti e con una destra razzista.

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17.10.2015: Achtung Banditen! Marco Camenisch e l’ecologismo radicale

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Marco Camenisch è in carcere da più di venti anni per aver attaccato con il sabotaggio l’industria nucleare. Nel 2011 non gli è stata accordata la libertà condizionale, come sarebbe invece previsto dalla legge svizzera per chi ha scontato i due terzi della pena. La sua colpa è quella di non aver mai rinnegato le proprie idee e le proprie azioni. Proprio per questo, allo scadere della pena nel 2018, rischia di subire un internamento a durata indeterminata e la diagnosi di criminale.

Noi lo vogliamo libero!

Parleremo della sua situazione e in generale dell’internamento e la psichiatrizzazione del crimine con Piero Tognoli, autore del libro “Achtung Banditen! Marco Camenisch e l’ecologismo radicale”.

Al termine dell’incontro una cena benefit per Marco.

Sabato 17 ottobre, dalle ore 18,00

c/o Kascina Autogestita Popolare
Via Ponchia, 8 – Bergamo (Quartiere Monterosso)

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