Michela Brambilla animalista?

saluto-romano-brambilla-sfuma2Michela Vittoria Brambilla in questi ultimi anni si è mostrata sul palcoscenico politico osannata da molti, portata in palmo di mano da Berlusconi e facendosi passare come donna imprenditrice e animalista convinta.

Cerchiamo di sfatare la truffa della Brambilla, in realtà poco animalista, ma molto nazionalpopolare e fascista.

Classe 1967, cresce nella convinzione di essere stata creata da Dio per salvare tutti gli animali della Terra… così dopo essersi fatta le ossa nel mondo dello spettacolo e dei concorsi di bellezza, il suo spirito da crocerossina degli animali sfocia nel 2001 nella creazione del Gruppo SAL e della SOTRA COAST INTERNATIONAL: aziende che importano prodotti ittici freschi, congelati e surgelati da Scozia, Norvegia, Canada e Spagna per rivenderli alla grande distribuzione, in primis a Carrefour, Coop e Rewe-Billa-Standa. In particolare la Sal SeaFood copre il 98% del mercato italiano (quasi un monopolio) di salmone affumicato, specie notoriamente in estinzione da molti anni…

Per onor di cronaca, una volta entrata in Parlamento in quota PdL, avrebbe dato le dimissioni dai due CDA, ma facendosi sostituire dal marito! La Brambilla si proclama animalista e vegetariana: forse considera i pesci strani vegetali acquatici, anche se urla a gran voce il suo essere animalista. La Brambilla nazionalpopolare non demorde e giustifica il suo commercio sostenendo che non può debellare il mercato del pesce. Per lei non è un controsenso essere vegetariana (se lo è), vendere essere senzienti e guadagnare sulla loro morte.

 Anche quando si parla di cani la Brambilla mostra una doppia faccia: da una parte si fa vedere e fotografare con cani salvati dalla vivisezione, dall’altra parte pende sulla sua testa la denuncia per il canile di Lecco gestito dalla sua associazione Leida. E’ molto difficile approfondire la vicenda perchè lei non risponde, scappa e cancella i post sui social network. Addirittura arriva a sostenere che la campagna Chiudere Green Hill sia stata condotta da lei e da Occupy Green Hill (ora Animal Amnesty), non citando il Coordinamento Fermare Green Hill e il Comitato Montichiari contro Green Hill, veri promotori della campagna.

Anche rispetto al suo recente portale ”Nel cuore” ci sono strumentalizzazioni di varia natura, come la presenza di presidenti e di associazioni che non hanno dato l’adesione al portale nè tanto meno al suo patto di scopo!

La lista delle sue nefandezze è lunga anche sotto il profilo politico. Per esempio nel 2011, come Ministra del Turismo ha promosso il Magic Italy in Tour, un progetto che avrebbe dovuto rilanciare il turismo marittimo (dimenticandosi le belle montagne italiane), che però è stato un fallimento totale, con uno spreco di 3.3 milioni di euro e chiuso nel giro di un anno.

Michela Vittoria va comunque avanti per la sua strada, anche se piena di lati oscuri, di buche e di cose non dette o, meglio, di proclami finiti in un pozzo senza fondo.

E, forse, più di mille parole vale la foto del saluto fascista a braccio teso, emulato anche dal padre, come da foto sopra.

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