Parliamo del PAE perché si insinua in quel crescente cono d’ombra, in cui il qualunquismo politico sta risultando sempre più pericoloso e che dà eco alla destra e alle sue manovre sempre meno mascherate. Pur non dichiarandosi di destra, anzi, specificando di essere post-ideologico (forse il termine rossobrunismo è stato ritenuto troppo esplicito), utilizza metodi e linguaggi tipici di un certo agire politico, che lo fanno ritrovare in piazza con gruppi che non hanno nessun problema a dichiararsi fascisti e con una destra razzista.
Il PAE (Partito Animalista Europeo) è un gruppo costituitosi a Roma nel 2006, attivo principalmente nella capitale e in Sicilia. Nel 2010 appoggia e sostiene la candidatura di Renata Polverini come presidente della regione Lazio, dichiarando che “il Partito Animalista Europeo non è di destra nè di sinistra, ma intende agire solo in protezione degli animali.” Questo solito leitmotiv della destra, purtroppo è riuscito nell’intento e, leggendo non pochi commenti online, ha portato elettori animalisti di sinistra a votare per la Polverini, insofferenti del fatto che lei sia ben schierata politicamente. Per le elezioni europee del 2014, invece, indica l’astensione al voto per la mancanza di programmi includenti la questione animale.
Renata Polverini e Stefano Fuccelli
Il PAE rivendica l’essere extra parlamentare attaccando forze politiche attualmente in Parlamento, con cui comunque cerca di far accordi elettorali (come il programma stilato a sei mani con Memento Naturae e Roma For Animals in occasione delle elezioni per il Sindaco di Roma nel 2013, e accettato dal M5S) e allo stesso tempo denuncia l’impotenza delle grandi associazioni animaliste italiane perché non rappresentate in Parlamento.
Il loro leader e presidente, Stefano Fuccelli, non perde occasione per farsi notare e si immola dichiarando che “Mossi dalla nobile causa ci battiamo per i più deboli anche a rischio di perdere la libertà personale”. Il sensazionalismo fa parte della loro strategia per far parlare di se’, come nel 2012 quando il PAE ha diffuso la notizia che Fuccelli era stato arrestato per avere difeso i cavalli costretti a trainare le tipiche carrozze delle Botticelle romane; in realtà, si è trattato di un fermo di polizia per rissa nei confronti di un lavoratore molto anziano, mai convalidato in arresto. I cavalli sono ancora sfruttati, ma da quel giorno tutti noi abbiamo conosciuto gli atti eroici dei capi del PAE. L’enfasi delle loro azioni arriva a sfiorare il ridicolo se non il falso: sul loro sito leggiamo che il PAE “è stato determinante con azioni legali e di piazza per la chiusura di Green Hill” o che “ha bloccato la caccia alla volpe (in tana, ndr) nella Provincia di Siena”, ma le cose non stanno esattamente in questo modo, in particolar modo per le altre associazioni toscane presenti ed impegnate per la prima volta in un tavolo di discussione sull’inutilità e la mostruosità degli abbattimenti controllati.
Al loro interno le cariche verticistiche non mancano, come quella del capo della Segretaria nazionale rivestita da Enrico Rizzi, di cui si possono leggere illuminanti commenti sul suo profilo fb.
Un altro argomento che li vede in onore di cronaca è la lotta contro la vivisezione, anche se criticata quasi esclusivamente da un punto di vista scientifico, tanto che si dichiarano “il principale sponsor per Stop Vivisection“, un’iniziativa antivivisezionista europea in ambito della ricerca medico-scientifica. Anche questo slancio viene presto rigurgitato e contraddetto: ad inizio 2015, il PAE spinge per far ripartire dal Ministero della Salute il Tavolo tecnico-scientifico sui metodi sostitutivi alla sperimentazione animale: “E’ l’ultima speranza per tentare di abolire o quantomeno di indebolire la sperimentazione animale, preso atto del fallimentare epilogo dell’iniziativa dei cittadini europei Stop Vivisection, colpevole l’inadeguatezza del comitato promotore. La lotta contro la vivisezione riparte dall’Italia”.
Attiva è la collaborazione con Memento Naturae anche nella campagna contro Telethon, a cui quest’anno hanno aderito Animalisti Italiani, Istinto Animale e Irriducibili Toscani Liberazione Animale. Ricordiamo il presidio davanti il Dipartimento Fisiologia e Farmacologia dell’Università di Roma organizzato il 12 Febbraio 2015, a cui hanno aderito Animalisti Italiani onlus, Istinto Animale, Irriducibili liberazione animale, Fronte Animalista, Cani sciolti, e la “pagina giornalistica” La sua pelle non è in vendita contro le Perreras spagnole, attraverso cui stanno organizzando per il 30 ottobre 2015 un prossimo appuntamento, in collaborazione con Animalisti Attivisti Napoli e Fronte Animalista; aderiscono il MPAA, movimento protezione animali ed ambiente, A.D.D.A., EITAL Caserta e Campania, M.E.T.A. Campania.
Non possiamo omettere che questa “pagina giornalistica” animalista ha sostenuto e diffuso la manifestazione razzista a favore del canile Enpa di Torino, iniziativa strumentalizzata contro i Rom, e che ha visto durante la fiaccolata associazioni e partitini di destra, tra gli altri il Movimento Tricolore Torino, il Fuan Torino (nostalgici universitari che mantengono il nome del movimento giovanile dell’MSI, ora in quota Fratelli d’Italia) e gli Identitari sociali nazionali.
Nel loro programma si legge che il PAE vuole abrogare gli allevamenti, ma parla solo di quelli intensivi e si scaglia contro le macellazioni rituali ebraiche e islamiche, colpevolizzando le religioni e le culture diverse dalla loro, come se avessero portata, modalità e soprattutto uccidessero in modo diverso da quelle fatte negli agriturismi e campagne italiane. Applicare la battaglia solo ad un aspetto, intensivo o rituale che sia, è come incoraggiare la gente a credere nell’illusione che esista un benessere animale, quando tenuti in apparente libertà o uccisi senza motivazione religiosa, ma sappiamo bene che non è così, anzi si cela la realtà che, invece, vede gli animali trattati alla stregua di una qualsiasi altra merce.
Altro momento di notorietà del PAE si è avuto per il caso “Daniza” quando, qualche giorno prima dell’assassinio dell’orsa, con una decina di militanti aderenti anche al Fronte Animalista e agli Irriducibili Toscani, effettua un blitz di qualche ora nella sede della Provincia autonoma Trentina.
Da segnalare la partecipazione al progetto “Mcdeath Eat Fast Die Young” insieme alle solite associazioni amiche Memento Naturae e Istinto Animale: progetto definito a lungo termine, ha però visto un unico convegno nell’aprile del 2014 “Natura e multinazionali nell’ era della globalizzazione” a cui hanno aderito e sono intervenuti i soliti esperti chiamati dalla destra, rappresentanti il mondo scientifico (Massimo Tettamanti) e filosofico (Alessandra Colla). Ai nostri occhi, quindi, non appare per nulla strana anche la presenza di Alessio Caschera, giornalista de L’intellettuale dissidente (web-giornale rossobruno) o i collegamenti online con altri rossobruni e anarco-nazionalisti.
Fonti:
www.partitoanimalistaeuropeo.it
www.partitoanimalistaeuropeo.com
https://www.facebook.com/PartitoAnimalistaEuropeo
http://www.lastampa.it/2014/08/24/societa/lazampa/pinzolo-animalisti-in-piazza-per-lorsa-daniza-ByFMQijhCBThwMJD91fILP/pagina.html
http://www.geapress.org/altre-news/siena-caccia-alla-volpe-in-tana-lac-e-lav-si-dissociano-dalla-protesta-in-consiglio-provinciale/44135
https://www.facebook.com/events/1620382831554974/
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1074657379215747.1073742174.233958179952342&type=3
https://www.facebook.com/FUAN-Azione-Universitaria-Torino-616722445046175/
http://gioventunazionaletorino.altervista.org/
http://retedellereti.blogspot.it/2014/04/roma-mcdeath-eat-fast-die-young.html
https://www.facebook.com/Mcdeath-eat-fast-die-young-790259761002982/
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