MayDay NoExpo 2015

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Ti hanno fatto credere che EXPO2015 avrebbe trascinato l’Italia fuori dalla crisi, che avrebbe portato posti di lavoro, che sarebbe stata una grande opportunità per tutti, usando un tema importante come la sostenibilità ambientale e la nutrizione del pianeta per fartelo digerire meglio. Ma EXPO non risolverà alcun problema di sostenibilità e fame nel mondo, perchè è sponsorizzato e sostenuto da chi da anni sottrae campagne e accesso al cibo, imponendo leggi e modelli che hanno cancellato le produzioni locali a favore delle multinazionali del settore. EXPO ha esteso queste dinamiche predatorie alla gestione dei cantieri, delle opere e dei lavori per la realizzazione dell’evento. Per questo Expo 2015 è una grande bugia e non porterà nulla di buono. La grande opportunità per tutti è, alla prova dei fatti, un guadagno per pochi. Come lo stanno costruendo, i suoi costi, l’eredità: LO PAGHI TU.


Tu studente, perché i soldi della scuola pubblica sono finiti nelle grandi opere e la tua scuola è al servizio di Expo e delle multinazionali suoi sponsor.

Lo paghi tu giovane precaria che chiedi reddito e diritti e ti offrono lavoro gratuito

Lo pagate voi, mamme o papà, quando non trovate servizi per i figli, tagliati per esigenze di bilancio, mentre per Expo i soldi ci sono.

Lo paghi tu cittadina con i rincari di tariffe, tributi, servizi pubblici e quando cerchi un alloggio popolare e ti offrono case a prezzi astronomici

Lo paghi tu migrante sfruttato di giorno nei cantieri e di notte senza casa

Lo paghi tu dipendente pubblico a cui vietano scioperi e impongono straordinari e anche voi lavoratori delle aziende chiuse per speculazione per far spazio ad alberghi, svincoli, centri commerciali

Lo paghi tu lavoratore dipendente, perchè gli accordi firmati da sindacati compiacenti e ExpoSpa hanno anticipato i contenuti del Jobs Act del Governo Renzi: cioè deroghe al ribasso dei Contratti di lavoro, precarietà e apprendistato sottopagati, introduzione del lavoro gratuito e del volontariato “obbligatorio”

Lo paghi tu consumatore con cibi e prodotti imposti da multinazionali, agroindustria e grande distribuzione, i primi sponsor di Expo

Lo paghi tu contadino, piccolo produttore, cui sottraggono terra e impongono sementi e prezzi

Lo pagate voi anziani, disabili, soggetti deboli, con i tagli a servizi assistenziali e socio-sanitari

Lo pagano bambine e bambini soffocati dal cemento e dai gas della città vetrina e a cui il modello Expo regala un futuro di debito e precarietà

Lo paghi tu pendolare o utente del trasporto pubblico, sacrificato per pagare Expo, autostrade, Tav

Lo paghi tu quando i soldi pubblici finiscono nelle mani di società corrotte, mafie e clientele politiche

Lo paghi tu quando la legislazione speciale che governa Expo diventerà regola

LO PAGHI TU CHE LEGGI QUESTO TESTO, MA GUADAGNERANNO LORO

Per questo ti chiediamo di unirti a noi, di portare in piazza, a scuola, al lavoro la parola contraria a Expo e le ragioni di chi costruisce alternative al modello insensato dei grandi eventi come Expo.

FUORI DA EXPO SI VIVE MEGLIO.
IL 1 MAGGIO 2015 SCIOPEREREMO IL GRANDE EVENTO, ALLA FACCIA DI CHI VUOLE OSCURARE LA FESTA DEI LAVORATORI APRENDO I CANCELLI DI EXPO PROPRIO IL GIORNO IN CUI IN TUTTO IL MONDO SI RIVENDICANO DIRITTI PER TUTTI: LAVORATORI, DISOCCUPATI, PRECARI.

ARE YOU READY FOR THE PARTY?

#noexpomayday #liberatidaxpo
www.noexpo.org
noexpo@autistici.org

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2 risposte a “MayDay NoExpo 2015”

  1. ..e gli animali non pagano?
    peccato che si parli solo di cibo e nel testo non si faccia nessuna specificazione su “chi” sia stato trasformato in cibo.

  2. Ciao Sparta,
    purtroppo hai ragione e gli animali pagano più di tutt*. Noi ne parliamo da tempo in documenti ed iniziative, come per esempio negli articoli che puoi trovare in questa categoria http://antispefa.noblogs.org/category/liberati-da-expo-2/

    Verissimo che la visione di questo testo è antropocentrica, ma tieni in mente che abbiamo preso parola anche altrove, come da link sopra, e che non è l’unica questione a mancare. I lavori collettivi con non-antispecisti non sono percorsi semplici. Sarebbe da far notare soprattutto direttamente a loro questa mancanza che ci riporti, perchè voci nuove sostengano ed aiutino quelle conosciute.

    Avremo modo di portare ancora la nostra critica, vedi anche i nuovi documenti, non solo per parlare di chi si mette a tavola, come giustamente anche tu sottolinei, ma cercando di collegare altre questioni, come per esempio parlando di generi e anche di lavoro o altro-lavoro.

    Se ci vuoi dare una mano attivamente ben venga!

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