Il 23 Aprile 2016, diversi gruppi appartenenti al movimento antirazzista statunitense hanno preso parte a un corteo indetto per contrastare l’adunata del Ku Klux Klan, storico bastione del suprematismo bianco. Il raduno si è svolto presso lo Stone Mountain Park, nello stato della Georgia, dove centinaia di individualità hanno marciato e lottato per dire “no!” al revival di odio razziale e politiche reazionarie che si è tenuto a pochi metri di distanza. La profonda vicinanza che sentiamo è tanto forte quanto l’evidenza di un nemico multiforme e globale: Ku Klux Klan oltreoceano, Hammerskins, Lealtà Azione e camerati vari nel nostro continente. Il fascismo vive e cammina tra di noi, come uno zombie divora e infetta i quartieri, nutrendosi di paura e ignoranza per alimentare gli spettri a difesa del potere costituito; per questo è necessario contrastarlo in ogni strada e in ogni città.
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Militalia: la natura alla guerra dei fascisti
A Novegro per due volte l’anno (maggio e novembre) si tiene Militalia, la principale fiera italiana per appassionati di collezionismo militare, armi e tutto ciò che ha a che fare con guerra e forze armate e rievocazione storica.
A Militalia si va dalle sfilate in costume all’esposizione e movimentazione di mezzi militari, dalle conferenze tenute da storici alle dimostrazioni pratiche di difesa personale, dalla vendita di cimeli antichi alla paccottiglia. Un mondo variegato dove abbondano anche gli stand che commerciano in gadget nazifascisti, bandiere con celtiche e croci uncinate, oggetti appartenuti a nazisti e fascisti. Dall’edizione invernale del 2015 è cresciuta l’importanza e la compresenza di Softair Expo.
Un connubio che ci fa vomitare. Contro ogni forma di dominio e di esercito, contro ogni forma di difesa e mantenimento delle classi dominanti e dello stato!
I barbari e noi: una critica antirazzista e antispecista alle campagne contro la macellazione halal
Tempo fa abbiamo ricevuto lo scritto che diffondiamo sotto. In evidente ritardo nel pubblicarlo, consideriamo comunque sempre attuale il contenuto e importante non far calare il sipario su queste tendenziose campagne animaliste, che nel migliore dei casi prestano il fianco a incursioni razziste e fasciste. Criticare un tipo di macellazione rispetto ad un’altra, soprattutto quando in Italia sono diffusi legalmente tanti piccoli macelli (un esempio gli agriturismi) ci sembra assolutamente discriminatorio solo verso un certo tipo di cultura/religione, atteggiamento che aborriamo perché non colpisce ciò che riteniamo sia davvero da abbattere, cioè tutti i macelli. Inoltre, questo tipo di campagne non vede alcun collegamento fra tutte le lotte che dobbiamo intraprendere per costruire un mondo senza distinzioni, anzi, sfrutta la rabbia e le difficoltà di vivere di molti strati della popolazione, dividendo non solo fra cultura e cultura, ma anche fra specie e specie, fra sofferenza più buona e sofferenza meno buona.
Ecco il testo: