L’estrema destra e le donne: perché Katia Veloso non è incriminata?
L’estrema destra francese è un ambiente numericamente dominato dal maschio bianco e in cui tutto è organizzato per servire gli interessi degli uomini bianchi. Tuttavia, come si trovano, marginalmente, delle minoranze etniche e razziali, che difendono i discorsi razzisti, così ci sono anche donne che difendono discorsi anti-femministi. Rifiutano il diritto delle donne di controllare i propri corpi, protestano contro la contraccezione e il diritto di abortire, promuovono l’eterosessualità obbligatoria e sostengono che gli uomini sono “naturalmente” più legittimati ad occupare posizioni di potere.
Katia Veloso è una di loro. Militante in 3sieme Vois (Terza Via), gruppusculo ufficialmente disciolto dopo la morte di Clement, era presente sul luogo dell’aggressione. Mentre inizialmente era stata accusata di complicità nelle violenze, recentemente ha beneficiato della cancellazione del suo capo d’accusa e, quindi, della sua partecipazione al processo. La giustizia è stata più ferma con Stéphane Calzaghe, che ha visto confermato il suo capo d’accusa, e Samuel Dufour, detenuto. Ma Katia Veloso ha pienamente partecipato all’aggressione e, quindi, all’omicidio di Clement. E’ stata lei che ha chiamato i rinforzi di diversi altri militanti neo-nazisti, in aiuto al suo compagno Esteban Morillo, il principale accusato.
Perchè il suo capo d’accusa è stato annullato?
La spiegazione è duplice: la Veloso paradossalmente ha beneficiato, da una parte, del sessismo dell’estrema destra e della giustizia francese, e, dall’altra parte, della determinazione della giustizia nel depoliticizzare l’omicidio di Clement. Ha tratto profitto dal sessismo dell’estrema destra: come di consueto in ambienti reazionari, i ruoli di uomini e donne sono stati distinti con attenzione. Gli uomini sono passati all’azione, le donne sono rimaste tranquillamente indietro. Una seconda attivista di 3sieme Vois, presente sul luogo, si è spostata docilmente indietro prima dell’aggressione: non è nemmeno stata disturbata dai tribunali. La Veloso non ha riportato nessuna ferita: in qualche modo, è stata preservata dal sessismo che l’ha assegnata alla seconda linea.
Questo è il primo punto: la Veloso non rischia l’accusa di violenze.
Lei ha potuto trarre profitto dal sessismo dell’estrema destra per la condizione convalidata dalla magistratura, che credeva che il suo ruolo fosse insignificante. Ha anche beneficiato del sessismo ordinario delle istituzioni francesi, incapaci di vedere le donne come soggetti politici di pari diritto. Per la giustizia, la Veloso non poteva essere complice: dato che è solo una donna, lei doveva logicamente trovarsi sotto il controllo dei maschi. Essendo donna, è anche intrinsecamente considerata meno pericolosa di un uomo. Soprattutto, la Veloso è saggiamente rimasta nel suo ruolo “femminile”. La giustizia sa davvero punire, e talvolta anche più severamente degi uomini, le donne che “escono dal loro ruolo” e cominciano a combattere: come evidenziato dal recente processo di D., condannata per essersi difesa da un’aggressione sessista e lesbofobica.
Il sessismo istituzionale è il secondo punto: la Veloso non è neanche più accusata di complicità. Il retroscena del sessismo giudiziario è la depoliticizzazione sistematica dell’omicidio di Clement. Il ruolo della Veloso non può essere considerato trascurabile solo in una logica che riduce l’omicidio in base ai colpi che sono stati riportati, negando la dimensione politicamente organizzata dell’aggressione. Questo è il messaggio inviato dalla giustizia, come se le diverse chiamate fatte dalla Veloso agli altri neo-nazisti, notoriamente violenti, non abbiano avuto nulla a che fare con l’omicidio che ne è seguito.
Infine, il terzo passo: l’aggressione politica organizzata è ridotta a pugni dati da uno o due imputati, ad una semplice rissa di strada.
La depoliticizzazione, il ridurre fascisti e antifascisti ad “opposti estremismi” funziona qui a completamento del sessismo, radicalmente reazionario o ordinario. Ciò che i fatti mostrano è che questi due discorsi servono il terreno fascista.
Altri articoli tradotti: Bollettino per Clement